E’
possibile individuare in modo preciso l’errore insito nel modello
adottato da Lord Rayleigh e Sir James Jeans (R&J) [8] la cui
soluzione conduce alla famosa catastrofe ultravioletta.
L’individuazione del corretto modello da adottare conduce ad una
nuova formula che si accorda ai risultati sperimentali del Corpo Nero e
che, a differenza di quella proposta da Planck [9], prevede
l’esistenza di una nuova forma di energia che da conto anche dei
fenomeni di radioattività. Essa permette inoltre di determinare
la temperatura oltre la quale la materia è allo stato di plasma
(IV stato della materia) e consente di stabilire la distribuzione
energetica in questo stato. E’ anche possibile capire che
l’ipotesi di Planck, secondo la quale l’energia è
quantizzata, non può prevedere questa nuova forma di energia, in
quanto, pur se essa è essenzialmente corretta, è
altrettanto fortemente limitata. Infatti è possibile dimostrare
sia sperimentalmente e teoricamente [1] che l’ipotesi di Planck
secondo il quale E=hnn, fondamentale piattaforma dell’attuale
Meccanica Quantistica, è rigorosamente riconducibile alla
classica teoria delle risonanze [1], fenomeno che si verifica solo per
dipoli legati. Essa dunque non può descrivere anche gli effetti
della ionizzazione ai quali va attribuita questa nuova forma di energia. |